Passa al Senato la fiducia sul decreto Irpef, con 159 sì, 112 no e nessun astenuto. Il testo passa ora all’esame della Camera. Il decreto dà il via libera all’operazione che ha portato i famosi 80 euro nelle buste paga dei lavoratori con un reddito fino a 24mila euro annui (con una graduale soppressione fino a quota 26mila euro), con la previsione di una norma di indirizzo per estendere, nella legge di stabilità del 2015, il bonus Irpef anche alle famiglie numerose.
Tra le novità la riapertura della possibilità, per chi è decaduto dal beneficio, di accedere alla rateizzazione del pagamento delle cartelle Equitalia, con un massimo di 72 rate. La misura riguarderebbe debiti per 20 miliardi, con presentazione della domanda entro luglio per i benefici persi entro il 22 giugno.
Viene rinviata anche la scadenza della Tasi nei Comuni “ritardatari”, che non hanno deliberato le aliquote entro fine maggio: ci sarà tempo fino al 16 ottobre. Per i Comuni che saranno in ritardo anche alla scadenza del 10 settembre, il versamento sarà in unica rata il 16 dicembre.
Altro intervento ad hoc ha riguardato i tagli alla Rai. La soluzione è stata quella di escludere la Rai dagli ulteriori tagli ai costi operativi previsti per la generalità delle partecipate mentre è stato mantenuto il taglio di 150 milioni previsto per l’azienda. Sono inoltre state fatte `salve´ le sedi di informazione regionale.
Tra le altre novità:
- Come già preannunciato per ottenere il rilascio del passaporto (oltre al costo del libretto) bisognerà versare 73,50 euro;
- Il riconoscimento della cittadinanza italiana comporterà il versamento di euro trecento;
- Mini-riforma per il ministero degli Esteri: è previsto che gli uffici competenti svolgano “attività per la promozione dell’Italia” anche sviluppando “contatti di natura economico-commerciale” con un fondo di 15 milioni per il 2015 con il taglio di oneri di rappresentanza e indennità;
- Viene prorogato il pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime al 15 settembre;
- I tagli alle partecipate si attenuano: oltre alla Rai, come già ricordato sopra, anche la Consip e le controllate delle società in via di privatizzazione (Poste ed Enav) vengono escluse dai tagli. Più in generale si prevede che i tagli ai costi operativi delle società (fissati nel 2,5% per il 2014 e 4% nel 2015) avverrà con modalità alternative rispetto a quelle più stringenti previste;
- Per gli affitti d’oro si prevede che le amministrazioni e gli organi costituzionali nell’ambito della propria autonomia, possono comunicare, entro il 31 luglio 2014, il preavviso di recesso dai contratti di locazione di immobili in corso. La norma riguarderà anche gli immobili di proprietà dei fondi comuni di investimento immobiliare;
- Le amministrazioni pubbliche dovranno pubblicare sul sito internet i dati sui compensi percepiti da ciascun componente del Cda;
- Slitta al primo gennaio 2016 l’obbligo di pubblicare solo online i bandi di gara;
- Il pagamento dell’imposta sulla rivalutazione dei beni di impresa viene suddiviso in tre rate (16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre);
- Aumenta dall’11 all’11,5% il prelievo sui fondi pensione per concedere un credito di imposta alle casse previdenziali;
- Giù le tasse sulle rinnovabili in agricoltura nel 2014, con l’ulteriore richiesta al Governo di reperire la copertura anche per i prossimi anni;
- Viene anticipata a fine luglio l’operatività del piano di razionalizzazione delle aziende speciali, istituzioni e società direttamente o indirettamente controllate dalle amministrazioni locali;
- Per quanto riguarda l’Expo, la regione Lombardia potrà derogare ai limiti di spesa per le attività di comunicazione e promozione legate ad Expo 2015 sia nel 2014 sia nel 2015;
- La Consob non sarà equiparata a Bankitalia per le modalità di fissazione degli stipendi;
- Viene portata avanti la riforma della struttura del bilancio dello Stato, con particolare riguardo alla riorganizzazione dei programmi di spesa e delle missioni e alla programmazione delle risorse. Entro il 2016 verrà emanato il testo unico delle disposizioni in materia di contabilità di Stato e di Tesoreria ;
- Le Regioni a statuto speciale e le Province autonome vengono esentate dall’obbligo di cedere a terzi le aziende termali se sono state trasferite a titolo gratuito.
Angela Scalisi
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