Valverde quando si potrà camminare per le strade senza incontrare cagate di cani
Valverde quale sarà il giorno quando per le strade cittadine non si incontreranno cagate di cani. Quale sarà il giorno in cui chi deve vigilare e se possibile punire, sul grave problema prenderà una drastica decisione per far cessare questo fenomeno antieducativo e antigienico in una civile comunità? Non diciamo ai posteri l’ardua sentenza. Ma la speranza che al più presto finisca questo sconcio. A Valverde e di moda avere un cane in casa, magari due o più, forse denota una superiorità negli confronti degli altri. Su questo non ci sarebbe nessuna remora, ognuno a casa propria può fare i disfare come vuole, ma deve avere rispetto del prossimo, e non passeggiare il cane per le strade tronfi di boria e far fare i bisogni per le strade, senza pulire quello che lasciano i quadrupedi, con pericolo per l’incolumità dei cittadini educati e l’igiene pubblica. Una indagine fatta da chi scrive porta a conoscenza che molte donne rimaste sole, spesso vedove, si portano a casa un cane di piccola taglia, giustificandosi “sono rimasta sola il cagnolino mi fa compagnia”. Stessa cosa di donne che vanno in pensione. Anche qua non ci sarebbe niente da ridire sono a casa loro. Anche queste signore fanno cagare i loro amici per le strade, e ci sono quelli che abbaiano maledettamente. Parco giochi zona peep, frequentato da bambini, ma anche di persone che pascolano i cani, c’è ne anche di grossa taglia neri, che cagano e pisciano in mezzo ai giochini. E dire che a qualche centinaio di metri c’è l’area di sgamba mento. A Valverde il fenomeno del randagismo è mitigato, tranne i cani che si “perdono” o scappano, o vengono abbandonati dai loro spregevoli amici. Però, percorrendo a piedi le strade del centro cittadino: corso Vittorio Emanuele, cuore pulsante della cittadina, le vie Giovanni Verga, Calì, Onorevole Cristaldi, Marconi, Manzoni, Papa Giovanni XXIII, zona peep e strade di periferia, si incontrano molti escrementi di cani.
I cittadini educati e civili, che amano gli animali, fanno appello a questi “signori”, chiedendo loro di portarsi dietro l’attrezzatura occorrente per pulire quello che i cani lasciano nella pubblica via. A chi di competenza un appello, affinché istituiscano un controllo per punire gli sporcaccioni. Michele Milazzo
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