Ancora una volta è la Sicilia la madrina indiscussa di artisti e talenti che si impongono nel panorama nazionale.
Isabella Consoli, in arte Isabella Blackat, scrittrice dell’omonimo romanzo autobiografico, in cui racconta la sua vita divisa tra i numeri primi e il Burlesque. Una dicotomia travolgente che trova nei suoi studi in matematica il fascino e la certezza di una solitudine apparentemente fredda che lascia spazio all’introspezione, ed una femminilità dirompente e giocosa a tratti satirica e ironica , tipica del Burlesque.
Un’arte che affonda le radici in Inghilterra nel XIX secolo, col fine di parodiare i pomposi testi drammatici dei grandi autori del passato, ironizzando sulle abitudini ed i passatempi dell’aristocrazia e dei ricchi industriali, per divertire le classi meno abbienti. Nel tempo, e soprattutto quando giunge in America, il burlesque subisce della trasformazioni, passando da uno spettacolo satirico e comico, ad un varietà parodistico e umoristico, meno legato all’ originaria connotazione drammatica, con donne sempre meno vestite, con corsetti, lustrini e piume di struzzo in grado di ammaliare e “svezzare” un pubblico medio. L’apice della trasformazione avviene nel nord America, quando assume caratteristiche sempre più erotiche con danze orientali sensuali , introducendo lo Streap Tease , fino sfociare nel New Burlesque, negli anni 90 , rivisitazione vintage fatta di balli e spogliarelli ironici.
In questa realtà artistica Isabella, ha trovato la possibilità di poter esprimere la sua “irrinunciabile identità ironica e sensuale”.
Ma l’ironia e le passioni di Isabella lasciano spazio a contenuti forti di connotazione sociale.
Il suo messaggio è di affrontare gli eventi della vita con Positività ed umorismo, con “impegno e grazia” senza farsi travolgere dallo sconforto e da quelle tragedie a cui il Burlesque in contrapposizione si è ispirato.
Valeria Barbagallo
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