Lo Stabile di Catania cambia stagione e riparte da De Fusco


“Cambio di stagione” non è solo una verità di circostanza ma anche il nome del nuovo programma del Teatro Stabile di Catania. Un titolo che arriva dal neo direttore fresco di nomina, Luca De Fusco, durante la presentazione della nuova stagione 22-23, che ha annunciato anche l’ammodernamento delle poltrone e del sistema di climatizzazione del Teatro di via Giuseppe Fava. 

Tematica scottante ma necessaria, il crollo degli abbonamenti si è presentato subito come uno se non l’argomento cardine della conferenza stampa durante la quale sono stati svelati anche gli obiettivi della nuova stagione. Tra cui spicca il risanamento delle casse del teatro, l’aumento degli abbonamenti e la riapertura della Scuola. 

“Il Teatro Stabile di Catania è come un ammalato –  dice De Fusco – che per guarire deve tornare a se’ stesso, alla propria identità, ovvero alla letteratura teatrale siciliana e ad una bella, importante, squadra di attori che metta assieme talenti di varia provenienza con la scuderia ancora vitalissima degli attori catanesi”. 

Questo lo slogan del neo direttore, durante la presentazione dei 14 spettacoli, di cui lo stesso firmerà 2 regie dedicate a Pirandello.Ma non mancherà di certo Verga, ancora nel pieno del suo centenario, con uno spettacolo diretto da un’attrice del calibro di Donatella Finocchiaro ( Le sorelle Macaluso ), e Sciascia, affidato al regista Giovanni Anfuso. Ci sarà spazio anche per la drammaturgia contemporanea con un testo di Claudio Fava  sull’anniversario della morte di Borsellino, e uno del premio Nobel Vargas Llosa che traduce in teatro alcune novelle del Decameron. Di grande rilevanza performativa sarà la coproduzione tra Stabile e Scenario Pubblico con lo spettacolo Kristo di Roberto Zappalà. Concluderà la stagione un bagno nelle origini del Teatro stabile di Catania: L’altalena di Martoglio con una squadra di fuoriclasse catanesi come Tuccio Musumeci, Mirko Magistro e Guia Jelo.

“Ma la nostra rinascita deve essere principalmente il ritorno del nostro pubblico, dei nostri abbonati. Speriamo che – continua De Fusco – nomi come Gabriele Lavia, genius loci, Andrea Camilleri, Pamela Villoresi, Giovanni Esposito, Emilio Solfrizzi, Guglielmo Ferro, possano farci recuperare parte del pubblico che negli anni abbiamo perso”.

Danilo De Luca

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