Emergenza climatica, anche la Sicilia colpita: l’anno nero del 2022


Il 2022 è stato considerato come “anno nero” per la sua emergenza climatica, per tutti i danni che si sono accumulati durante dodici mesi e per le vittime che quest’ultimo ha provocato. Rispetto all’anno precedente, i fenomeni meteorologici sono aumentati del +55%: in particolare, nell’anno appena trascorso, i cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici hanno registrato molti danni, tra cui 29 vittime; a completare il quadro non sono mancate anche grandinate, trombe d’aria, siccità e alluvioni.

Questo è quanto emerge dal bilancio dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente per il 2022, da cui si possono constatare i danni effettivi provocati dagli eventi climatici in tutta Italia. Particolare attenzione anche per la Sicilia che, secondo il bilancio, si trova tra le prime regioni che hanno maggiormente subito danni e cambiamenti climatici.

Ad essere più colpito è stato sicuramente il nord della Penisola, poi il sud e infine il centro. La regione con il maggior numero di eventi climatici (37 casi) è la Lombardia; segue la Lazio con 33 casi estremi e al terzo posto, la Sicilia con 31 eventi estremi, dato che sicuramente è sceso rispetto all’anno precedente quando la Sicilia era prima tra le regioni italiane per casi estremi. Bisogna specificare che, la Sicilia era al primo posto, ma con 30 casi estremi; per cui, i dati emersi indicano un aumento di casi in tutta l’Italia. 

Se si vorrebbe guardare agli eventi meteo-idrologici per province, al primo posto si trova Roma con 23 eventi, seguita da Salerno e Trapani, rispettivamente con 11 e 9 eventi meteo-idrologici. Prendendo in considerazione, invece, la provincia di Catania si può verificare come essa sia presente nei vari eventi meteorologici per le ondate di calore: ad agosto la città etnea è arrivata a temperature pari a 40 e 45 gradi. Queste ondate di calore hanno, per lo più, intensificato gli indici di mortalità: Catania è, difatti, al primo posto tra le regioni più colpite con un eccesso di mortalità pari al +42%.

I dati fin qui emersi indicano sicuramente l’urgenza di un cambiamento da parte per l’Italia per contrastare questi fenomeni climatici attraverso politiche climatiche determinate e interventi concreti e pratici. 

Giulia Manciagli

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